Chanukkah letteralmente significa inaugurazione. Anche quest’anno la Comunità di Casale ha avuto una nuova, prestigiosa inaugurazione: 22 opere del Museo dei Lumi sono state scelte da Assumpciò Hosta, direttore del Museo Ebraico di Gerona, per l’allestimento di una mostra temporanea ospitata dalla Red de Juderias de Espana. Gli imballaggi delle opere di recente acquisizione sono stati realizzati appositamente con estrema precisione e professionalità dalla falegnameria Costanzo, eccellenza monferrina nel settore degli imballaggi. Le casse in legno chiaro, sicure, leggere, climatizzate ed ignifughe hanno potuto così accogliere i preziosi lavori. Il prestito di opere del Museo dei Lumi di per sé non è una notizia, ma la notizia è che per due mesi, fino al primo febbraio 2012, nelle sale del Museo ebraico di Gerona avverrà un gemellaggio ideale tra la l’ebraismo sefardita, tra i più antichi e blasonati d’Europa, e l’ebraismo casalese che, con caparbietà, gioia e amore ha deciso di lottare contro la demografia ed abitare giorno dopo giorno, ricorrenza ebraica dopo ricorrenza ebraica, gli spazi dell’antico Ghetto e della splendida sinagoga degli Argenti.
Dieci anni or sono a Casale Monferrato Elio Carmi e Antonio Recalcati hanno voluto coinvolgere tanti amici artisti e chiedere loro di donare una lampada di Chanukkah che sarebbe andata a formare il primo nucleo di una raccolta di lampade uniche al mondo. Con il 2011 la collezione, ospitata nel forno delle azzime della Comunità, ha raggiunto le 125 opere. La Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale ONLUS ha inoltre finanziato la pubblicazione di un prezioso volume in italiano, francese ed inglese edito da Skirà.
Dopo la prestigiosa esposizione temporanea ospitata nel dicembre 2010 dal Museo Ebraico di Parigi nelle Sale dell’Hotel de Saint Aignan, 71 Rue du Temple, nel cuore del Marais, le opere sono state richieste a Gerona dalla Red de Juderias de Espana, ente responsabile dei siti, delle manifestazioni e degli itinerari ebraici nella Penisola Iberica.
A Gerona, 45 miglia a nord di Barcellona, è stato minuziosamente recuperato e restaurato un quartiere ebraico medievale. Gerona e Barcellona ospitarono due comunità radicalmente differenti. Gerona fu uno dei maggiori centri europei della Cabbalà. Qui vissero alcuni dei maggiori scrittori e maestri cabalisti del Medioevo. Barcellona, invece, ospitò una comunità di studiosi razionalisti. La prima testimonianza scritta sugli ebrei a Gerona risale all’890. La zona ebraica fiorì per oltre 500 anni per poi conoscere esplosioni di violento antisemitismo.
L’ultima sinagoga costruita in Spagna fu completata a Gerona a metà del Quattrocento. Dopo il 1492 il quartiere ebraico fu chiuso, murato e cancellato dalla memoria collettiva della città fino alla fine del ventesimo secolo quando è stato riportato alla luce e restaurato con grande cura. Oggi l’area ospita il centro Benastruc ça Porta, comprendente il Museo ebraico catalano e un archivio storico aperto agli studiosi.
La terza sera di Chanukkah il sindaco di Gerona Carles Puigdemont accoglierà una numerosa delegazione di ebrei casalesi che intoneranno benedizioni e canti secondo il rito monferrino, offrendo gli immancabili krumiri e brindando con Moscato piemontese ai futuri viaggi dei Lumi del Museo.
Claudia De Benedetti, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
(Italia Ebraica, gennaio 2012)
Fuente: UCEI
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